Siluna fest è poesia, paesaggio, comunità, ma è anche esperienza, riflessione, crescita. La prima edizione del Festival nasce nella Sila Greca nell’estate 2018 - territorio di Acri (CS) - e man mano negli anni ha iniziato a diventare “viaggio”, assumendo la forma di azione itinerante per raggiungere altre province del territorio calabrese.
L’idea di Festival itinerante è frutto della rete di collaborazioni stese fin dalla prima edizione, ma soprattutto dal fatto che le azioni si sviluppano sulla direttrice della Ciclovia dei Parchi della Calabria: un percorso di 545 km lungo quella che si può definire “l’arteria principale” (per la valenza storica, culturale e naturalistica dei luoghi che attraversa) della regione.
Durante i giorni del Festival il paesaggio diventa un teatro diffuso ed accoglie musicisti, poeti, scrittori, attori e chiunque voglia dare un proprio contributo. Per Siluna fest l'emozione è il centro di tutto, quella di stare dentro un momento magico in cui c'è solo la ricerca della bellezza da far risuonare dentro come una voce ritrovata, una sorgente da custodire.
Dalla seconda edizione (2019) il Festival ha iniziato a programmare iniziative che ne hanno confermato sì le radici locali, ma anche la profonda connessione con un circuito culturale di più ampio respiro. È stato infatti rinnovato, da un lato, il gemellaggio con il Festival di Aliano “La Luna e i Calanchi”, ideato e promosso dal poeta Franco Arminio, dallʼaltro lato, ha intrecciato il tema del paese e del paesaggio a un progetto ancora più esteso, il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, un progetto installazione presentato nel 2005 alla 51ª Biennale di Venezia, che negli anni ha subito una continua evoluzione, divenendo il simbolo-icona del cambiamento inteso come trasformazione e rinascita, sviluppandosi in una grande opera collettiva, con sempre nuove installazioni in ogni parte del mondo, compresa oggi lʼarea della Sila greca. Il progetto artistico, che ispira le azioni del Siluna fest, si è concretizzato in una grande installazione di verde: 70 metri di lunghezza e 35 di larghezza per 58 nuove piante di pino laricio, disposte come il simbolo del Terzo Paradiso di Pistoletto, che ha incontrato quello della Sila, il pino laricio, su una radura a 800 metri di altitudine, in unʼopera permanente.
L'obiettivo del Festival è di arricchire ogni anno il programma di contenuti e proposte che possano rilanciare lʼeconomia locale, partendo da un approccio culturale ed emozionale, configurando il Festival come un momento di aggregazione imprescindibile nel vissuto della comunità-paesaggio. La musica, la poesia, lʼarte tout court trasformano il paesaggio in un grande teatro a cielo aperto, sul cui palcoscenico sale la comunità. Proprio come il terzo cerchio introdotto da Pistoletto nellʼintersezione dei due cerchi del simbolo matematico, che rappresentano presente e passato stretti nel più saldo dei legami, tra cui si apre appunto un terzo cerchio, sede ideale di tutto quello che sarà il futuro.